R E G I S T R O   S T O R I C O   T R I U M P H :   RST 162
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Numero Registrazione
162
Classificazione
MODIFIED
Data Iscrizione
26/02/2016
Modello
RICKMAN-METISSE 650
Tipo
-
Nr. Telaio
-
Nr. Motore
-
Anno produzione
-
Anno immatricolazione
-
Targa
-
Cilindrata
750 cc
Numero cilindri
2
Potenza massima
n.d.
Colore originale -
Link pagina web esterna
-
E-mail proprietario
gian.chiabotti@gmail.com

 





 










 
 

MODIFICHE:

(vedi note)



NOTE: La splendida Triumph Rickman-Metisse fotografata in questa pagina rappresentava, alla fine degli anni ’60, una delle motociclette “di serie” che più si avvicinava alle moto da Gran Premio. Raccontiamone brevemente la storia.

La Rickman, anche conosciuta come Metisse o Rickman-Metisse, venne fondata dai fratelli Derek e Donald Rickman, entrambi piloti di motocross e gestori da giovanissimi dell'officina paterna.  Nella seconda metà degli anni cinquanta i fratelli Rickman iniziarono a costruire telai per le proprie moto da gara, con motori BSA e Triumph. In sella a tali moto, denominate Metisse per sottolineare la loro caratteristica di "Special", conseguirono importanti risultati sportivi, ben presto divenendo celebri nell'ambito crossistico.  Dalla costruzione di telai per altri piloti alla realizzazione di moto complete, marchiate Rickman-Metisse il passo fu breve.

Ben presto i fratelli Rickman sperimentarono la loro maestria telaistica anche su moto da velocità per i piloti privati che volevano gareggiare nei Gran Premi. Da questi esemplari “pronto gara” venne derivata una versione stradale. I monocilindrici da competizione AJS e Matchless, dotati un range di utilizzo inadatto ad un uso stradale, vennero sostituti con gli affidabili bicilindrici della Triumph Daytona 500 e della Bonneville 650. Nacquero così le Triumph Metisse 500 e 650.

Un esemplare, probabilmente l’unico all’epoca presente in Italia, è stato provato da Motociclismo nel numero di Marzo 1970. Dopo la dovuta descrizione tecnica ed estetica l’autore ci racconta le impressioni di guida: “…Appena si aumenta la velocità il comportamento della macchina diventa veramente entusiasmante per la docilità che essa dimostra ai desideri del pilota e per l’assoluta stabilità ad alta velocità e in curva che l’eccezionale telaio e le ottime sospensioni le conferiscono” e ancora “Ecco la caratteristica più entusiasmante della Metisse: la naturalezza con cui ci si trova a fare i Geoff Duke sul misto, piegando con assoluta tranquillità oltre quelli che normalmente sono i limiti che la maggior parte delle macchine di serie, soprattutto di grossa cilindrata, pone alla destrezza e all’ardimento del centauro.”
Motociclismo conclude così l’articolo “In conclusione possiamo dire che la Metisse è decisamente una macchina che per le sue caratteristiche, oltre che per il suo prezzo, si rivolge ad pubblico degli appassionati più ricercati, a coloro che desiderano delle pluricilindriche di grossa cilindrata, ma che non vogliono ridursi a guidare dei bestioni da oltre 200 chili che vogliono una macchina potente, ma agile e precisa sulla strada, con freni che non tradiscono e sospensioni a tuta prova.”

Già dalle poche righe riportate qui sopra potete immaginare il valore storico di questa Rickman-Metisse, tuttavia questo specifico esemplare è ancora più “speciale” poiché monta un bicilindrico Triumph 750cc preparato dal famoso preparatore inglese  Mick Hemming (il motore originale è custodito dal proprietario).




Triumph Metisse 650 (foto tratta da Mociclismo 03/1970)




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