NOTE:
La motocicletta di questa pagina è la mitica
"Geronimo" la prima Trident ALU costruita dalla concessionaria
ufficiale Numero Tre Milano e moto personale di Carlo Talamo.
E' lo stesso esemplare fotografato e provato dalle riviste dell'epoca.
Dopo essere stata esposta
per
diversi anni presso un famoso locale di Biella, nel 2012 "Geronimo" è
arrivata nelle mani di Robero Rossi della concessionaria
Harley-Davidson di Mantova. Nello stesso anno è stata acquistata dal
nuovo proprietario che ha provveduto ad effettuare una
approfondita revisione meccanica presso l'officina di Domenico
Pettinari. Specchietti e indicatori di direzione sono stati aggiunti in
un secondo tempo per permettere la circolazione su strada.
Storia della Trident ALU tratta da Fedrotriple.it:
Nel 1992 in via Niccolini, sede della Numero Tre, vengono preparate le
prime “special” su base Triumph: all’inizio si tratta più che altro di
verniciature personalizzate, poi iniziano le richieste di modifiche
agli scarichi, ai manubri, alle pedane, ai freni e ad altri
particolari.
A metà del ’93 Carlo Talamo pensa di modificare una Trident 900 in una
vera café racer di quelle che si vedevano attorno all’ACE CAFE’ tutte
alluminio e passione. La linea è ispirata alle café racer inglesi anni
'50/'60 anni in cui le "superbike stradali" nascevano in piccole
officine o addirittura nei garage dei proprietari... citiamo solo
alcuni nomi storici come le Triton, le Trisba e le mitiche Norvin.
Geronimo fu la prima delle ALU: Carlo arrivò un giorno dall'Inghilterra
con un serbatoio in alluminio mentre il codone in alluminio fu ordinato
ad un famoso artigiano dell’hinterland milanese.
La provenienza delle sovrastrutture di alluminio non è ancora del tutto
chiara. Domenico Pettinari ricorda "Carlo tornava dai suoi viaggi
in Inghilterra sempre con nuove idee e pezzi per creare le sue moto. Un
giorno mi portò due codoni e due serbatoi per costruire due Alu". Il
serbatoio è quasi sicuramente di provenienza Harris, anche se qualcuno
racconta che in realtà furono costruiti da un artigiano inglese di
Bournemouth. I codoni, tranne i primissimi pezzi, sono stati costruiti
in Italia e le voci più accreditate fanno riferimento all'officina di
Libanore di Monza che prese spunto dal codone delle Laverda SFC.
Il lavoro più evidente che si nota delle Alu è la notevole diminuzione
del peso (circa 35kg!) raggiunto eliminando tutte le sovrastrutture non
necessarie e sostituendo la carrozzeria di serie con il kit in
alluminio lucidato composto da serbatoio, codone, ed altri particolari.
La sella è immancabilmente monoposto mentre tutta la strumentazione
“inutile” lascia il posto ad un unico contagiri a volte originale
Triumph o più spesso ad un prestigioso Autometer. Sul codino posteriore
in alluminio è spesso montato un fanale di derivazione Land Rover. Il
parafango anteriore è quello di serie, ridotto al minimo
indispensabile. Le piastre della forcella, le pedane arretrate, il
tappo dell’olio, il rubinetto della benzina, il piccolo pomello dello
starter (sulla sinistra dei carburatori) sono tutti in alluminio
lavorato dal pieno. Il risultato è un guadagno di circa 35 kg, cioè una
moto da circa 180 kg contro i 212 della Trident di serie.
Dal punto di vista della meccanica, il trecilindri inglese non è stato
volutamente toccato visto che già nella configurazione di serie eroga
un centinaio di cavalli all'albero, più che sufficienti per divertirsi.
L'unica eccezione è stata quella di accorciare leggermente i rapporti
per sfruttare meglio la coppia. Anche il telaio monotrave, il
forcellone, le sospensioni, persino le ruote e i comandi al manubrio
(quelli rimasti, perché sono scomparsi il claxon, il devioluci e le
frecce) sono esattamente quelli della Trident di serie. Le ore spese
dal team Numero Tre di Milano sono incalcolabili.
Il corto scarico a megafono tre in uno regala un ruggito rabbioso, che
si trasforma in un urlo lacerante a gas spalancato, ricordando le
mitiche Trident da corsa anni '70. Il telaietto posteriore è accorciato
per adattarsi meglio al codone così come i cablaggi sono modificati a
causa nuova posizione della centralina.
La "Alu" era pubblicizzata all'epoca con il nome "Speed Triple", ancora
prima che la casa madre presentasse la Speed Triple di produzione. Ecco
svelato l’origine del nome della street fighter inglese che entrerà in
produzione nel 1994.